Renault Twingo GT

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Qualche tempo fa, una persona mi ha detto che non c’è più posto nel 21° secolo per le piccole auto sportive capaci di emozionare: che siamo oramai così ossessionati dalla ricerca delle prestazioni e che le case automobilistiche tentano di fare continuamente “a chi ce l’ha più grosso” da arrivare a progettare automobili sportive talmente piantate a terra da aver raggiunto livelli di stabilità e tenuta di strada tali da permettere l’installazione di motori che eroghino una quantità esagerata di cavalli. Con tutti i lati negativi del caso: consumi, tassa di possesso, assicurazione e tanto altro ancora; e sorge spontaneo chiedersi se è davvero necessaria tutta questa scuderia di cavalli per potersi divertire nel quotidiano.


UNO SGUARDO AL PASSATO

Per spiegare meglio il concetto espresso nel paragrafo di apertura, dobbiamo fare un salto all’indietro fino alla genesi della prima Golf GTI, la vettura che ha dato il “La” alla generazione delle tre volumi corsaiole: al di sotto del cofano, la compatta tedesca aveva un motore da 110 cavalli, Renault Twingo GT - 0012una potenza già considerata elevata per il tipo di automobile e che le permetteva di muoversi in tutta agilità sulle strade tortuose. Ma, soprattutto, un insieme tale che non necessitava di raggiungere velocità estreme per divertirsi; e divertirsi è qui la parola chiave: è davvero necessario raggiungere potenze così elevate per divertirsi? Secondo Renault no; e la risposta a questa domanda arriva nella forma della Twingo GT, messa a punto con la collaborazione di Renault Sport.

Ad essere completamente onesti, quando Renault ci ha proposto di provare la Renault Twingo GT, avevamo appena completato il test della Renault Twingo “normale”; quindi è il caso di spendere due parole sull’auto di “partenza” e vede quali sono effettivamente le differenze. Renault Twingo LoveLYLa Renault Twingo che avevamo provato era la Twingo LoveLY, un allestimento perfetto per la città, completo di vari accessori come R-Link, climatizzatore manuale, motore 1.0 aspirato da 70 cavalli e cambio automatico a doppia frizione EDC.

La praticità della Renault Twingo è ormai nota ai più, e diventa totale in abbinamento alla trasmissione automatica che consente di unire il raggio di sterzata ristretto all’osso con la possibilità di non dover operare il pedale della frizione. L’architettura “tutto dietro”, inoltre, porta con sé anche il vantaggio di avere un pianale completamente piatto, tale da poter portare beneficio anche ai passeggeri posteriori. L’interno risalta subito per i materiali piacevoli al tatto e per lo stile frizzante e giocoso dato dall’uso dei colori; inoltre, innumerevoli sono le personalizzazioni che possono essere scelte in fase di configurazione per poter rendere unica la propria vettura.


L’INTESA PERFETTA

La Renault Twingo LoveLY ci aveva lasciato un po’ interdetti poiché da una vettura così leggera ci aspettavamo probabilmente un livello maggiore di brio, dati i 70 cavalli di partenza; di contro, certamente la vettura risponde con un ottimo consumo di carburante, Renault Twingo GT - 0005che si rivela parco soprattutto in città e nell’extra-urbano a scorrimento più lento. Il nostro appunto è stato, però, immediatamente annullato una volta che ci siamo seduti nella Twingo GT: i 110 cavalli del motore 0.9 turbo si sentono tutti, e fortunatamente Renault ci ha fornito un esemplare privo di cambio automatico. Non perché il doppia frizione prodotto in collaborazione con la tedesca Getrag non faccia il suo lavoro, anzi; ma semplicemente perché uno dei punti fondamentali in una utilitaria “esplosiva” risiede proprio nella possibilità di cambiare marcia manualmente con il pedale della frizione. È una sorta di diritto innegabile per noi amanti delle automobili che ci fa sentire maggiormente il rapporto con la vettura, specie con un veicolo come questo che nasce più a scopo divertentistico piuttosto che per segnare il nuovo record su un circuito.

Renault Twingo GT - 0008Al di là di questo, il motore è stato notevolmente modificato rispetto al 0.9 TCe di partenza disponibile anche sulle versioni “normali”: per arrivare a 110 cavalli dai 90 di partenza, il team di Renault Sport ha progettato una nuova presa d’aria situata sul parafango posteriore sinistro che permette di diminuire la temperatura dell’aria aspirata, di aumentare la portata e di elevare l’efficienza del turbo. È stata inoltre rivista la pompa della benzina per adeguare la pressione del carburante al maggior flusso di aria fresca ed è stato modificato il sistema di scarico: in tal senso, evocativa è la vista posteriore con il doppio terminale simmetrico; una di quelle cose che non può mancare in una perfetta vettura cittadina speziata.


SOTTO PELLE

Rispetto alla Renault Twingo normale, sotto il profilo telaistico la Twingo GT è stata abbassata di 20 millimetri e dotata di cerchi in lega da 17 pollici. Renault Twingo GT - 0003La scelta della gommatura di fabbrica è ricaduta sulle Yokohama BluEarth, una copertura che, data l’auto, si è rivelata adeguata in ogni condizione. Le molle, invece, sono rimaste quelle originali; associate, però, a nuovi ammortizzatori ritarati da Renault Sport che si rivelano più rigidi e sostenuti rispetto alla versione normale. Plauso va, in questo caso, alla casa della losanga che è riuscita a trovare un giusto connubio tra la tenuta di strada ed il comfort: la Renault Twingo GT, infatti, non è una vettura che “spacca le ossa”, ma risulta piacevolmente ferma e posata.

Sempre nell’ottica di coniugare la praticità con le velleità velocistiche, la Renault Twingo GT è dotata di sterzo a demoltiplica variabile, che presenta diverse dinamiche in base alla velocità ed alla curva percorsa. In particolare, occorrono 18° di angolo di sterzata per imprimere 1° alle ruote in autostrada, contro i soli 13° necessari in città per ottenere lo stesso effetto.


COME SI COMPORTA

E ora riprendiamo lì dove avevamo lasciato: quando siamo scesi dalla paciosa Twingo LoveLY 1.0 SCe e siamo saliti sull’esuberante Twingo GT da 110 cavalli. La messa in moto tradisce subito la sua indole: lo scarico si avverte molto di più rispetto alla versione tradizionale, accompagnando l’avvio del motore con qualche borbottio sempre gradito. Renault Twingo GT - 0004Qualche colpo di gas e ci rendiamo conto di come il rumore da frullino della LoveLY sia stato sostituito da un ringhio più marcato e metallico; ci siamo permessi, in redazione, di definirla una Porsche in miniatura per il suo sound. Speriamo solo che a Stoccarda non se la prendano a male…

La leva del cambio con il pomello tondo è piacevole da impugnare e regala una sensazione di controllo non indifferente, al pari della pedaliera in alluminio. Attenzione solo alle calzature dalla pianta larga: i pedali, infatti, sono piccoli e si rischia di rimanere incastrati con una scarpa di dimensioni maggiori. Sempre parlando di pedaliera, il comando dell’acceleratore è pronto e molto reattivo, rispondendo in maniera precisa e puntuale ad ogni sollecitazione: merito di questo va ai tecnici di Renault Sport che hanno lavorato alla regola dell’arte per offrire un comando che fosse il più possibile simile al classico acceleratore a cavo su una piccola sportiva degli anni ’80.

Renault Twingo GT - 0011Però adesso dobbiamo darvi una brutta notizia: se siete amanti della velocità elevata e delle derapate la Twingo GT non fa per voi. In primis perché l’aerodinamica della vettura difficilmente vi permetterà di superare i 180 chilometri orari; e poi perché, sebbene la trazione posteriore farebbe sperare per il meglio, Renault ha dotato la vettura di ESP non disinseribile. Neppure nel controllo della trazione: il che vuol dire che ogni tentativo di intraversare l’auto o di far pattinare le ruote motrici termina inesorabilmente con il taglio della potenza, l’azionamento dei freni e il ritorno in assetto normale dell’automobile.

Se invece quello che cercate è una onesta e pratica vettura d acittà che permetta, al tempo stesso, di raccordare qualche curva e di godere con il ringhio di un piccolo motore turbo tirato, allora la Twingo GT non ha eguali sul mercato, considerato anche il suo rapporto qualità/prezzo ai vertici della categoria. Per la Twingo GT che abbiamo avuto occasione di provare completa di ogni accessorio (climatizzatore automatico, retrocamera, R-Link con DAB e navigazione satellitare e altro), Renault Twingo GT - 0007il prezzo di listino non arrivava a 17.000 Euro; e considerati i costi di gestione irrisori per una vettura di questo tipo, dobbiamo essere onesti e dichiarare che la Renault Twingo GT ha fatto breccia dentro di noi. Lo spazio a bordo c’è tutto, così come quello per i bagagli che comunque non risultano essere eccessivamente riscaldati dal motore posto al di sotto; e i consumi non risentono eccessivamente del trattamento operato dai tecnici di Renault Sport. Certo, dipende anche da voi…

Infine, e questo ci pare doveroso segnalarlo, la Renault Twingo GT è una delle pochissime vetture sportive acquistabili oggi dove si può davvero viaggiare per tempi prolungati con l’acceleratore a tavoletta senza raggiungere in pochi secondi velocità oltre codice; e se questo secondo alcuni rappresenta un punto negativo, per noi invece è tutto. Perché l’essenza di un’auto di questo tipo risiede più nella sensazione di velocità che trasmette, quanto nell’effettiva velocità raggiunta.


TIRIAMO LE SOMME

In definitiva, la Renault Twingo GT ha saputo reinterpretare alla perfezione i fasti delle “hot hatchback” degli anni ’70 e ’80: chi guardava con nostalgia alle varie Golf GTI, Renault Supercinque, Peugeot 104 SR e altre troverà in questa piccola bomba la risposta ai propri desideri. Renault Twingo GT - 0010Il peso contenuto, il prezzo azzeccato, i costi di gestione contenuti ed una dotazione di tutto rispetto completano il pacchetto di una delle più complete vetture mai costruite per chi è costretto a vivere da protagonista la città ma non vuole rinunciare, andando all’esterno, a vivere qualche emozione al volante.

Autore dell'articolo: Paolo Mazzei

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